Scopri la Laurea Magistrale LM-70 in Scienze e Tecnologie Alimentari: obiettivi formativi, materie, requisiti di accesso, sbocchi professionali (88% di occupazione) e il profilo ideale.
La classe di laurea magistrale LM-70 in Scienze e Tecnologie Alimentari rappresenta il livello più alto di formazione accademica nel settore agro-alimentare. Non si tratta solo di conoscere il cibo, ma di acquisire le competenze scientifiche e gestionali necessarie per operare lungo l'intera filiera: dalla produzione alla trasformazione, dalla conservazione alla distribuzione, fino alla regolamentazione.
Scegliere la LM-70 significa posizionarsi in un settore strategico, fondamentale per la sicurezza, la qualità e la salute dei consumatori, con un occhio di riguardo alla crescente domanda di sostenibilità e innovazione a livello globale.
Gli obiettivi della LM-70 sono ben definiti e mirano a formare professionisti con un know-how avanzato e multidisciplinare. Il focus principale del biennio è l'acquisizione di conoscenze avanzate nelle tecnologie alimentari e nella microbiologia degli alimenti, che sono il cuore pulsante di questa professione.
Nello specifico, il percorso è progettato per consentirti di:
Sviluppare dei processi produttivi alimentari, ottimizzando l'efficienza e riducendo gli sprechi.
Il corso di Laurea Magistrale LM-70 ha una durata di 2 anni e prevede l'acquisizione di 120 Crediti Formativi Universitari (CFU) per il conseguimento del titolo.
La didattica è caratterizzata da un forte orientamento pratico: sono previste numerose attività di laboratorio per acquisire competenze specialistiche hands-on. Inoltre, il piano di studi include la possibilità di svolgere tirocini formativi in Italia o all'estero, presso enti di ricerca, università, laboratori o aziende leader del settore, un elemento cruciale per un inserimento lavorativo rapido.
Per accedere alla LM-70, i candidati devono essere in possesso di una laurea triennale. La Laurea in Scienze e Tecnologie Agro-alimentari (Classe L-26) è la più consigliata, in quanto garantisce la preparazione curriculare di base più omogenea.
Sono ammessi anche laureati provenienti da altre classi come L-25, L-2, L-13 e L-27, a condizione che abbiano acquisito i requisiti curriculari indicativi richiesti, che generalmente ammontano a circa 60 CFU distribuiti nelle seguenti aree:
Chimica (organica, analitica, biochimica)
Microbiologia e biologia
Tecnologie alimentari, merceologia, scienze degli alimenti
Economia agroalimentare e gestione aziendale
Verifica della preparazione personale: è sempre prevista, ma nella maggior parte degli atenei non ha carattere selettivo. Si svolge tramite colloquio, test o valutazione dei titoli, ed è finalizzata ad accertare la tua preparazione di base.
Infine, è richiesta la conoscenza di una lingua straniera, solitamente l'inglese, a un livello minimo B1 o superiore.
Attenzione: ogni università stabilisce modalità e requisiti specifici. È imprescindibile consultare il bando di ammissione dell'ateneo di interesse per ottenere i dettagli precisi sulle scadenze e le prove.
Le discipline studiate in LM-70 offrono una visione a 360° della filiera, bilanciando materie scientifiche, tecnologiche e gestionali:
La Laurea Magistrale LM-70 apre le porte a carriere di alto livello in un settore che è costantemente alla ricerca di professionisti specializzati. Il tasso di successo lavorativo è altissimo:
Il tempo medio per trovare un lavoro è generalmente contenuto, attestandosi tra i 6 e i 9 mesi.
I ruoli professionali principali sono:
Chi è lo studente che può trovare il massimo successo in questo percorso? La LM-70 è particolarmente adatta a chi possiede una solida base nelle scienze naturali e un forte interesse per l'innovazione alimentare.
Il profilo ideale include anche le seguenti caratteristiche:
Passione per la sicurezza e la sostenibilità: il desiderio di contribuire a rendere il sistema alimentare più sicuro, sano ed ecologico.
la capacità di analizzare dati complessi e risolvere problemi tecnici o gestionali in ambito produttivo.
Ci sono motivazioni chiare che rendono la LM-70 una scelta eccellente per il tuo futuro:
Settore Strategico: lavorare nell'industria alimentare significa operare in un settore che non conosce crisi e che è cruciale per la salute e l'economia globale.
La Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari (LM-70) è la scelta ideale per chi desidera innovare il settore alimentare, combinando competenze scientifiche, tecnologiche e gestionali per un'industria alimentare sicura, sana e sostenibile.
Cosa si studia:
Tecnologie alimentari, microbiologia degli alimenti, sicurezza alimentare, chimica e biochimica applicate agli alimenti, progettazione e sviluppo di nuovi prodotti, laboratori pratici e tirocini.
Dove applicare le competenze:
Industrie alimentari, laboratori di ricerca, consulenza per la sicurezza alimentare e la gestione della qualità, ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, enti di certificazione e controllo.
Competenze richieste:
Passione per l’innovazione, attenzione alla qualità e sicurezza degli alimenti, capacità analitiche, problem-solving e predisposizione al lavoro in team.
Scegli LM-70 e alimenta il tuo futuro nell'industria alimentare del domani!
Integrare tecnologie innovative (come l'Industria 4.0 applicata al food) per migliorare costantemente la qualità e la sicurezza degli alimenti.
Comprendere e applicare le normative nazionali e internazionali più rigorose che regolano il settore.
Gestire gli aspetti economici, di marketing e legislativi delle imprese alimentari, trasformando la scienza in un business sostenibile e di successo.
Statistica, fisica, nutrizione e igiene
Tecnologie alimentari e microbiologia degli alimenti: studio approfondito dei processi di trasformazione, conservazione e controllo microbiologico.
Sicurezza e valutazione dei processi e degli alimenti: analisi dei rischi, gestione dei sistemi HACCP e tracciabilità.
Produzione e gestione del sistema agroalimentare: focus sull'organizzazione aziendale e l'efficienza produttiva.
Chimica, biochimica e fisica applicate agli alimenti: comprensione delle interazioni molecolari che definiscono la qualità e la shelf-life dei prodotti.
Progettazione e sviluppo di nuovi prodotti alimentari: dal concept alla realizzazione sul mercato, inclusa la scelta del packaging e l'ottimizzazione delle ricette.
Economia, marketing e legislazione alimentare: elementi essenziali per posizionarsi sul mercato e garantire la conformità normativa.
Statistiche Lavorative (Dati Medi) |
1 Anno dal Diploma |
5 Anni dal Diploma |
Tasso di Occupazione | 88% | 93% |
Retribuzione netta mensile media | €1.300 | €1.600 |
Tecnologo alimentare: figura centrale che progetta, controlla e ottimizza l'intero processo di produzione, trasformazione e conservazione. Nota Bene: l'esercizio della professione di Tecnologo Alimentare richiede la successiva iscrizione all'Albo professionale, Sezione A.
Responsabile qualità e sicurezza alimentare: garantisce la conformità del prodotto, gestendo sistemi di certificazione complessi (come HACCP, ISO 22000, BRC, IFS) e la tracciabilità lungo la filiera.
Ricercatore in innovazione e sviluppo prodotti (R&S): lavora per sviluppare nuovi alimenti, migliorare ricette esistenti, estendere la shelf-life e ideare nuovi packaging.
Consulente per certificazioni e sicurezza alimentare: supporta le aziende nel conseguimento di certificazioni di qualità (bio, DOP, IGP) e nella gestione del rischio, assicurando la verifica della conformità di etichette e claim nutrizionali alle normative vigenti.
Operatore in enti pubblici di vigilanza o controllo: lavora per la tutela del consumatore, il controllo della filiera e l'analisi dei rischi in laboratori pubblici o tramite controlli ispettivi.
Predisposizione al lavoro in team interdisciplinari: il Tecnologo Alimentare collabora quotidianamente con chimici, ingegneri, microbiologi, esperti di marketing e manager.
Competenze Pratiche e Multidisciplinari: il corso fornisce un mix di competenze scientifiche, tecnologiche e gestionali molto ricercato.
Contributo all'Innovazione: avrai la possibilità di contribuire attivamente alla sicurezza, alla qualità e, soprattutto, alla sostenibilità del cibo che mangiamo.